Pop & Rivoluzione - Il realismo visionario di Gian Giacomo Spadari
Pop & Rivoluzione
Il realismo visionario di Gian Giacomo Spadari
a cura di Luigi Pedrazzi e Alessandro Spadari
Dall' 1 al 31 luglio 2021
Sede: Arteutopia - Via privata della Braida, 5 - Milano
Venti ritratti di rivoluzionari dal 1789 ai nostri giorni realizzati da Gian Giacomo Spadari e pubblicati dalla Galleria Schwarz di Milano alla fine del 1969, sono il nucleo della mostra POP e RIVOLUZIONE, in esposizione alla Galleria Arteutopia dal 1 al 30 Luglio 2021.
La mostra è composta da 25 ritratti e 5 grandi dipinti realizzati tra il 1969 e la fine degli anni ’70 da Giangiacomo Spadari, e vuole raccontare interpretare quel periodo con gli occhi di oggi, rileggendo la sua cifra artistica decisamente contemporanea.
Da Malcom X a Mao Zedong, da Lenin a Lumumba, fino a Garibaldi. La mostra si propone come un racconto coraggioso e inconsueto, che non solo ripropone uno dei più originali e significativi artisti della fine del 900, ma che cerca di trovare un filo conduttore comune tra un periodo di grandi contraddizioni sociali con un panorama artistico particolarmente ricco e intensamente vissuto, che quasi sembra dissolversi nella narrazione del contemporaneo, ma che ha sviluppato tendenze e innovazioni, grandi personalità artistiche e intellettuali, e un sincero desiderio di radicale cambiamento dei costumi e della società.
Nello stesso tempo va precisandosi la grande innovazione dei mezzi pittorici utilizzati da Spadari: alla base di molti dei suoi lavori vi e’ l'uso di immagini fotografiche solarizzate che allontanano l'immagine dal racconto di cronaca trasformandola in icona contemporanea, carica di valori simbolici che vanno ben oltre l'episodio reale della fotografia originaria.
Alla fotografia si aggiungono negli anni le scene tratte dai film, dalla televisione o dai giornali e altre icone provenienti dal ricchissimo universo visivo di quegli anni.
Tra contraddizioni e illusioni molti intellettuali e artisti hanno cercato nuove certezze e nuovi linguaggi creativi spesso anche nel conflitto e nell’antagonismo tout court della ribellione generazionale. Una sorta di incendio creativo e anarchico che ha chiuso il periodo dell’utopia sessantottina, e ha archiviato il decennio degli anni ’70 come un momento unico e irripetibile del secolo breve, ma che ancora oggi, dopo 40 anni, impone le sue icone e la sua straordinaria influenza estetica e culturale al mondo contemporaneo.
La mostra è realizzata In collaborazione con l’ Associazione Giangiacomo Spadari che da tempo lavora alla conservazione e contestualizzazione del lavoro geniale e innovativo di Giangiacomo Spadari.
Luigi Pedrazzi
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